Phylika l’amorevole, la dilettevole, l’amabile, la ben disposta. Un frammento di coppa di ceramica a vernice nera rinvenuto sull’acropoli di Populonia conserva un graffito nel quale si legge il nome di una schiava di origine greca. Phylika ripose nella coppetta fiori, frutti e profumi da offrire alla divinità a cui era devota. Il suo nome rimanda a Venere e alla dedizione sacra che le schiave praticavano in alcuni santuari afroditici del Mediterraneo. Poggio Rosso ha dedicato a questa figura il suo vino più carezzevole e al tempo stesso giovane e fresco, un bianco ricco di profumi seducenti, dal colore brillante e da un gusto intrigante e godibile..
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